Al momento dell’introduzione dell’I.C.I. (Imposta Comunale sugli Immobili) è stata abolita l’Invim (Imposta sull’Incremento del Valore degli Immobili), una tassa dal calcolo complicato che colpiva la differenza tra il prezzo di acquisto (o di dieci anni prima della data di vendita se la data di acquisto fosse stata antecedente) ed il prezzo di vendita. Tassa che non teneva conto però del modificato potere d’acquisto avvenuto nel decennio. Per questo era chiamata “tassa sulla svalutazione”.
Essendo stata abolita nel 1992, dal primo gennaio 2002 l’Invim non si paga più. Pertanto il venditore di un immobile non deve pagare alcuna tassa.